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Trento, 13 giugno 2006
BOMBARDA NON RINUNCIA AI PARCHI
Il consigliere verde: «Chiedo che ci sia la previsione nel Pup»
da l’Adige di martedì 13 giugno 2006

Sta per approdare in giunta provinciale una legge organica sui parchi, le aree protette, foreste e bacini montani. Metterà insieme materie affini ma diverse, cercando di ridurre in 100 articoli di legge, quello che oggi è disciplinato da 300. Vi hanno lavorato tre assessori, Mauro Gilmozzi (ambiente e urbanistica), Silvano Grisenti (enti locali) e Tiziano Mellarini (agricoltura, foreste, turismo), proprio perché regola aspetti trasversali.

Sul fronte delle riserve naturali, questa legge, secondo quanto dichiarato dall’assessore Gilmozzi, mira a creare una «rete» di gestione di tutte le aree protette - biotopi, Sic Parchi - sotto la regia della Provincia, ma con un ruolo centrale delle future Comunità di valle.

Tra gli obiettivi vi è anche quello di «inglobare» i disegni di legge sui Parchi, ora in discussione in terza commissione del consiglio provinciale, presentati da Roberto Bombarda (Verdi) e Marco Depaoli (Margherita).

«L’assessore Gilmozzi - spiega Bombarda, che ha proposto l’istituzione di sei nuovi Parchi, - si è confrontato con noi in questi mesi, devo dargliene atto. Sono favorevole alla creazione di una rete delle aree protette, che io stesso chiedevo, con una regia unitaria e un coordinamento nella gestione. È condivisibile anche la previsione di reti locali, con un controllo da parte della Provincia. Nella legge però non si parla di nuovi Parchi e non ritengo automatico che andrà a inglobare il mio disegno di legge che propone l’istituzione di sei nuovi parchi. Ne dovremo parlare».

«Del resto - continua il verde Bombarda - io non chiedo che nella legge organica siano individuati i Parchi, ma che ci sia la previsione delle aree nel Pup, come c’è oggi, per poter dar vita a nuovi Parchi attraverso i patti territoriali, quindi con la condivisione delle comunità locali».

Secondo Bombarda sarebbe ragionevole prevedere almeno l’istituzione dei parchi di Cadria, del Monte Baldo e del Monte Bondone, dove i territori stanno mostrando più sensibilità. Riguardo al Lagorai osserva: «Non ritengo necessario creare un nuovo ente, penso che il Parco di Paneveggio potrebbe allargarsi comprendendo il versante meridionale del Lagorai».

     

Roberto Bombarda

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